mercoledì, marzo 29, 2006

Notte horror Politik


Visto che ci collaboro mi pare il minimo fare un po' di pubblicità:

Stemperare il clima di enfasi politica e rabbrividire dal ridere! E’ questo il senso della ‘Notte Horror Politik’, l’esclusiva maratona di film dell’orrore che l’Istituto Stensen propone per il quinto anno consecutivo la notte dell’8 aprile, alla vigilia dell’attesissima giornata elettorale e con un’ambientazione in bilico tra il politico, il grottesco, il pauroso e l’ironico.
Un appuntamento imperdibile che avrà un ospite d’eccezione: il Nido del Cuculo, lo stravagante gruppo di doppiatori livornesi, che per l'occasione riproporrà ai presenti il loro irresistibile show in salsa comica a base di doppiaggi, vernacolo livornese e humour grottesco.

La kermesse propone una maratona di tre film horror: in anteprima "Homecoming", il nuovo film di Joe Dante che offre un ritratto della società americana contemporanea e mostra i soldati americani morti in Iraq che, usciti dalle tombe come Zombi, vanno a votare in massa contro Bush; il capolavoro in edizione restaurata "La maschera del demonio", il film di Mario Bava caposaldo dell'horror-gotico italiano; l’horror pieno d’atmosfera "Il serpente e l’arcobaleno" di Wes Craven, dove i veri mostri sono coloro che detengono il potere.
La serata sarà caratterizzata da una scenografia particolare con atmosfere orrorifiche pervase da “zombi-elettori” e gelide e sanguinose cabine elettorali in cui votare i candidati del terrore, da Nosferatu a Freddy Kruger, da Zio Tibia ad Alien. Non mancherà, come al solito, l'immancabile appuntamento con la "colazione mannara": paste calde, caffè e the gratuiti per mantenersi svegli.

L’evento si svolgerà presso l'Auditorium Stensen (Viale Don Minzioni 25/c) dalle 21.30 di Sabato 8 Aprile fino alle prime luci dell’alba del giorno successivo.



Prezzo biglietti: € 20 (saranno disponibili in prevendita presso il circuito Box Office a partire da Lunedì 20 Marzo o direttamente la sera dello spettacolo).

Per informazioni telefonare al numero 055/576551
altre info su

www.stensen.org
www.nidodelcuculo.it

mercoledì, marzo 22, 2006

Lethal Weapon - Director's cut



Quando si arriva ad una certa età si si propende per una vita meno frenetica e il più possibile rilassata, soprattutto sotto le feste di natale. Per chi fa il poliziotto ciò puo' non essere sempre vero. Di sicuro non è il caso del sergente Roger Murtaugh che si ritrova da un giorno ad un altro un partner come il giovane Martin Riggs, più simile ad un pazzoide con le manie suicide che ad difensore della legge. Se poi insieme si mettono a pestare i piedi (a suon di pallottole) ad un racket paramilitare di import export per la cocaina nella città di Los Angeles, allora, è inconfutabile che la buona e vecchia tranquillità natalizia va a farsi benedire....


Rivedersi questo film in edizione directors cut è stato un piacere. I tagli si notano fin subito dall'inizio, quando, in una lunga scena, il nostro buon e "mai così sopra le righe" Mel "Psichotic" Gibson uccide pistolettate il "solito" pazzoide che si è messo a sparare all'impazzata nel cortile di una scuola.... BRAAA BRAAA. In generale cmq questa versione appare molto più cattiva e violenta.
Personalmente posso dire che questo Lethal Weapon ha fatto la sua parte e mi ha regalato una bella serata davanti ad uno schermo luminoso (soprattutto senza farmi sbavare addosso (come ultimamente mi succede)).
Del film oltre ad un Mel Gibson che gigioneggia dall'inizio alla fine giocherellando a fare lo psicotico, colpisce questa inconfondibile permeante ambientazione fine anni 80 con queste musiche sax chitarra (con delay) assolutamente stucchevoli e melodiose fino alla nausea...ma che ci si puo' fare erano gli anni 80..... mitici!!!!
Notevoli pure le sequenze (di azione e non) epiche messe su da donner che hanno fatto la storia del cinema poliziesco americano moderno (dalla scena nella rimessa di alberi di abeti o a quella con il suicida sul tetto).
Per il sottoscritto Il vero pezzo forte del film è questa sceneggiatura piena di spacconate e battibecchi tra i due detective che prima ha fatto diventare un cult l'accopiata Gibson/Glover e poi ha spianato la strada (secondo me) a ben 3 seguiti a questo film.
Unica nota un po' negativa: appparte il robotico ed impassibile Mr Joshua i cattivi forse sono un po' moscetti.
Martin Riggs: We both know why I was transferred. Everyone thinks I'm suicidal, in which case, I'm fucked and nobody wants to work with me; or they think I'm faking to draw a psycho pension, in which case, I'm fucked and nobody wants to work with me. Basically, I'm fucked.
Roger Murtaugh: Guess what?
Martin Riggs: What?
Roger Murtaugh: I don't want to work with you!
Martin Riggs: Hey, don't. Roger Murtaugh: Ain't got no choice! Looks like we both are fucked!
Martin Riggs: Terrific.
Roger Murtaugh: God hates me. That's what it is.
Martin Riggs: Hate him back; it works for me.

la linea di culto di Danny Glover:
Roger Murtaugh: I'm too old for this shit!

PS: sembra che Zeffirelli abbia offerto a Mel Gibson il ruolo del suo Amleto dopo aver visto le scene in cui fa il maniaco suicida durante questo film (praticamente dall'inizio alla fine). Un po' come dire che Sidney Lumet abbia optato per per Vin Disel pensando che fosse adatto per fare il mafioso di "find me guilty" (in cui tra l'altro è bravissimo) dopo averlo visto in XXX snowbordare mentre è inseguito da una slavina grossa come il molise.