mercoledì, ottobre 04, 2006

Venezia 63 - The US vs. John Lennon



Ecco a voi l'ultima stroncatura che ho scritto (in realtà è la prima ma mi ero scordato di postarla)..Purtroppo non ne ho scritte altre visto che i film che ho visto in generale mi sono piaciuti tutti (quasi tutti infatti avevano una protagonista con vistosi scolli a V (e a volte addirittura con t-shirt bagnata))... Più avanti cmq postero' un resoconto globale con titoli e voti dei film visti


The US vs. John Lennon

Orizzonti

Venezia 29/08 ore 1:00. Fuori dalla finestra un diluvio sta letteralmente sommergendo l'intero lido. Sebbene verso le 21:00 ci fossero tutte le avvisaglie per una pioggia torrenziale stile amazzonica il sottoscritto si è fiondato, armato di sola bicicletta, a guadagnarsi la sua prima proiezione (e senza saperlo pure una bronchite) di questa edizione della mostra biennale: un documentario su John Lennon e sua moglie Yoko Ono. L'epilogo stile happy ending che ha passato il sottoscritto dopo la fine del film è descritto dalla seguente equazione:

1 bicletta + 0 ombrello + pioggia torrenziale = tornare praticamente a nuoto alla base (tra l'altro senza occhialini che mi da pure fastidio agli occhi)

Questo scenario non ha di certo facilitato la digestione del film... In ogni caso dopo una bottiglia di burbon e 2 sigari mi sento abbastanza lucido da poter scrivere qualche riga su cio' che ho visto.
Stringi stringi si tratta di una carrellata di interviste ad amici conoscenti mirata a far emergere il rapporto politico conflittuale tra il celebre membro dei beatles e l'entourage della casabianca capeggiato da Richard Nixon. Sebbene dai titoli di inizio mi aspettassi un documentario dietrologico sui rapporti tra l'omicida di Lennon e i piani alti di Washington (con magari qualche colpo di scena tipo "Lennon è ancora vivo e viene detenuto all'area 51"), col passar dei minuti la mia eccitazione è venuta ben presto scemando nel constatare il film si riduce ad un affresco (buonista) delle vicissitudini della allegra coppia di artisti nel contesto politico Nixoniano e della guerra nel Viet "fottuto" nam. Dal documentario si evince:

1) Sotto Nixon e Hover gli stati uniti hanno sperimentato un tipo di oligarchia protofascista (ma questo lo sapevamo già) che molti aspetti in comune con l'attuale gestione Bushana (a partire dalla storia delle intercettazioni).

2) la sconfitta del movimento radicale USA da parte di questa egemonia

Non so quanto la seconda fosse nelle intenzioni del regista.... In effetti la prima domanda che uno si fa alla fine del film (e non me la sono posta solo io...accanto a me dei tedeschi si stupivano della stessa cosa): ma dove sono finiti tutti quei giovani ribelli, pacifisti e rivoluzionari? non sto parlando delle idee (come la pace ad esempio) che sono rimaste in un contesto oggi decisamente lontano da quello che i cosiddetti rivoluzionari prosaisticavano. Dove è finita questa gente? Stavo per risponderle che probabilmente molti staranno guidando dei SUV dall'altra parte dell'oceano intenti ad andare a fare la spesa a Wall Mart. Non penso che se Lennon fosse sopravvissuto sarebbe cambiato qualcosa.... il documentario vuol far intendere che con la sua morte è scomparso il punto di forza di questi movimenti (chissà magari ha ragione..)...
Le interviste agli attivisti politici del tempo, amici e compagni di Lennon sono abbastanza tristi: gente di mezza-età vestiti similpopstar lontani anni luce dalle immagini di repertorio che ci mostra il documentario. Forse, anzi, è proprio questa la cosa che colpisce di più delle due ore di documentario: il totale annichilimento (o assoggettamento) di questi movimenti (simbolizzati dai loro ex leader) chiamati a suo tempo rivoluzionari.
In genere alle persone della passata generazione il documentario è piaciuto... Loro cmq lo guardano con spirito nostalgico (e forse qualcuno pure di rassegnazione)... chi lo sa...

Voto (merghettiano):*1/2 (su ****)
nota: nel mereghetti il ***1/2 vale "moralmente più del ****

PS: Gore Vidal, onnipresente è sempre un grande!!

2 commenti:

brasco ha detto...

come dice commando, "sai, mi stai simpatico. e' per questo che ti uccidero' per ultimo".

salvo poi lasciarsi andare ad un "ti ricordi quando ti avevo detto che ti avrei ucciso per ultimo? beh, mentivo"

braaaaaaaa

Pentolaccia ha detto...

Se si stava chiedendo se ho lasciato qualcosa anche per lei ecco la risposta:
“Solo cadaveri”

BRAAAAA