domenica, aprile 29, 2007

Puertorico


Signore e signori ecco a voi il gioco dei giochi, oramai da anni in testa alle classifiche dei migliori e più giocati boardgame al mondo (secondo solo dopo il Twister giocato con Giuliano Ferrara). Puertorico vi vede vestire i panni dei primi coloni europei sbarcati in america centrale. Il vostro scopo è quello di guadagnare più punti prestigio presso la madrepatria rispetto algi altri giocatori, costruendo e sviluppando una vera e propria colonia: con campi da coltivare, industrie di manifattura dei prodotti raccolti, edifici e strutture che danno bonus e facilitano l'arricchimento. Durante i round della fase di gioco ogni giocatore a ruota puo' scegliere i servizi offerti dai vari enti presenti nel gioco (il giocatore che effettua la prima scelta cambia ad ogni round, e lo stesso servizio non puo' essere selezionato due volte nello stesso round) : il costruttore per edificare, il contadino per creare nuove coltivazioni, il produttore per attivare eventuali processi di estrazione delle materie coltivate, il commerciante che permette di vendere le scorte di materie raccolte, il capitano che riempe le stive delle navi che devono tornare in europa con tali prodotti etc etc. La meccanica del gioco è molto elaborata e le strategie sono strettamente legate alla tipologia di edifici costruibili e che vengono scelti prima dell'inizio del gioco dai giocatori stessi.
Decisamente un signor gioco, molto più complicato del già citato Caylus, e molto divertente da giocare in 5 (da 3 in giù perde molto di giocabilità). Il gioco, al contrario di quanto si dica non è completamente esente da fortuna, (soprattutto nelle prime fasi di gioco e con determinate costruzioni edificabili).


Quando si finisce di giocare abbondante fumo esce dalle orecchie: moltissime le variabili da tener di conto in questo giochillo, forse troppe, c'è da andar via di testa. Come se non bastasse duricchia abbastanza e non contate di avere le idee chiare subito alla fine della prima partita. Ci vogliono almeno 3o4 partite di rodaggio a questo gioco prima di iniziare a capirci qualcosa. Se poi si aggiunge il fatto che sono stati sfornati uno sciame di nuove costruzioni con le nuove edizione allora la comprensione si fa ardua, se non a tratti improba. Unica nota: manca la possibilità di fare "ecatombe di civiltà mesoamericane".....speriamo che rimedino con qualche altra espansione futura.

venerdì, aprile 20, 2007

Abolito il limbo



Lo avevano preannunciato....ed oggi è arrivata la notizia. Ufficiale

Il Papa ha definitivamente e ufficialmente abolito il Limbo. La mia domanda a questo punto è: cosa faremo adesso ai party estivi?...non poteva abolirlo in autunno?

Trattoria la madonnina




In trasferta a Milano per qualche giorno mi domandavo (mentre arrancavo alla ricerca del museo Forma per la fotografia nella zona dei Navigli) se esistesse in questa benedetta città qualche posto dove uno possa mangiare bene, tranquillamente e spendere poco. Proprio mentre rimuginavo passo accanto ad un negozio di memorabilia e orologi con sulla porta degli adesivi slowfood. Visto che dopo qualche metro non ho incontrato nessun coniglio parlante alto due metri mi son convinto che infondo il mio apparato nervoso non era così irrimediabilmente compromesso e son tornato indietro. Con mio grande stupore quello che sembrava un innocuo negozio di cianfrusaglie si è rivelato essere una "tipica trattoria" (qualsiasi cosa voglia dire) milanese..super segnalata da slowfood (osterie d'italia) e michelin. Mi sono riproposto di farvi ritorno dopo la visita alla mostra di Cartier Bresson. E così è stato: spinto dalla logorante "fame da turista" sono ritornato sui miei passi e sono entrato in quello che all'apparenza sembrava un negozio di cianfrusaglie. Ad accoglliermi all'entrata un coniglio parlante alto due metri che mi ha fatto accomodare in una sala popolata da folkloristici individui e vecchietti intenti a trangugiare polenta e baccalà. Nel menu' capeggia la croccantissima cotoletta alla milanese, ma anche gustosi primi a 3 euro e 50. Tutto molto buono ( il dolce cremoso al torrone provocava dipendenza) e soprattutto poco caro. Da provare.


Ci son stato una sola volta...ma ci tornero' senz'altro, visto che si trova proprio a 100 metri dal centro forma della fotografia (e a qualche buon sexy shop di mia conoscenza). Trovarlo (per puro caso) è stata una vera manna dal cielo. Inoltre qui ho mangiato per la prima volta una vera e autentica cotoletta alla milanese, cosa non da poco considerando che oramai in quasi tutti i ristoranti di milano il piatto tipico ha qualcosa a che fare col Sushi...

bon ap!

Trattoria la madonnina su 2spaghi

martedì, aprile 10, 2007

Cous Cous di casablanca



L'ultima tecnica che ho sviluppato per dissimulare le sbirciatine indiscrete a sbafo allo scaffale delle copiose riviste osé presenti nella edicola del paese, è quella di far finta di essere interessato alla vetrinetta immediatamente sottostante, che per l'appunto è riservata alla cucina. Per destare ancora meno sospetti sono stato costretto a comprare una quantità enorme di riviste e libri di cucina che mensilmente escono. E' stato proprio così che ho messo le mani sul (pratico) volume della cucina africana dell'enciclopedia della cucina edita da Repubblica. Anche se non si trova nemmeno una foto di formose danzatrici col ventre devo ammettere che il volumetto in questione è davvero ben fatto. La ricetta che vi propongo è davvero da leccarsi i baffi (se non li avete usate quelli finti) e sebbene nutra forti dubbi circa l'originalità del nome con cui è presentata, ve la ripropongo qui sotto paro paro a come l'ho fatta in più di un occasione.


x1 persona

x il sugo
2 falde di peperone
mezza zucchina piccola
mezza melanzana piccola
1 pomodoro
1 patata piccola
1 spicchio d'aglio
mezza cipolla
80 cl di olio
un cucchiaio di miele
una manciatina di maggiorana
rosmarino (una stecchetta)
alloro
sale e pepe
vino bianco

x il cous cous
70 grammi di cous cous
10g burro

Accendere il forno a 180°. Tagliare: il peperone in 2 (se le falde sono grossotte), la zucchina in 4 parti, la melanzana in 6 parti, il pomodoro in 4, la patata a fiammiferi (non tanto piccoli), la cipolla grossolanamente. Versare il tutto in una pirofila da forno con l'alloro, il rosmarino e la maggiorana. Emulsionare il miele nell'olio e irrorare con la mistura ottenuta tutte le verdure. Salare (abbondantemente) pepare mettere nel forno a cuocere per un ora (vedete voi la cottura delle verdure)... dopo 10 minuti che sta dentro, prima che diventi troppo bollente l'olio spruzzare un po' di vino nella pirofila. Durante la cottura girare spesso le verdure con un mestolo e dopo un po' togliere sia il rosmarino che l'alloro prima che si carbonizzino..
Adesso mentre aspettate che si cuociano le verdure si puo' procedere alla cottura del cous cous (se avete una vaporiera o una couscousseria tanto meglio): portate a ebollizione una pentola con acqua salata e disponete il cus cus in una casseruola abbastanza larga. Versare l'acqua bollente sul cus cus fino a ricoprirlo e tappare con un coperchio.. dopo qualche minuto riaprite e controllate il cus cus....se è ancora parecchio crudo ed ha assorbito tutta l'acqua versatecene un altro po.. In totale deve riposare 10 minnuti, dopodichè va scolato (se c'è ancora acqua non assorbita). Sciogliere nel microonde il burro (o nel forno se state ancora cuocendo le verdure), ungere con un dito uno stampino da forno e riempirlo con il cus cus.. coprirlo con la stagnola e metterlo a cuocere per una 20ina di minuti nel forno con le verdure a 180°. Cercate di far tornare i tempi..

servite il cus cus diradato con una forchetta (o inserito dentro un impiattatore) con le verdure e il sughetto.