venerdì, febbraio 09, 2007

Caylus


Board game uscito l’anno scorso e già entrato nella top ten dei giochi più belli di sempre. Di origine francese, questo fantastico gioco in scatola vi farà vestire i panni di un architetto intenti a guadagnare prestigio presso la corte del Re di Francia Filippo il bello, ampliando e abbellendo la città di Caylus. Il gioco è molto articolato dal punto di vista evolutivo, visto che le strategie che si possono intraprendere sono di molteplice natura: si puo’ infatti guadagnare prestigio costruendo edifici (che danno risorse e altre funzionalità accessibili a tutti i giocatori), guadagnando favori, fortificando il castello e accumulando soldi e risorse. Ogni giocatore puo’ intraprendere queste azioni posizionando durante uno dei round di gioco (a turno) degli operai nelle caselle attivabili (che danno risorse o permettono di costruire o permettono di fare determinate azioni) ogni posizionamento ha un costo in denaro, se non si ha soldi non si possono fare azioni. La cosa intrigante è che alla fine della fase di piazzamento non tutte le caselle verranno attivate: lo saranno solo quelle che si troveranno dietro alla pedina del funzionario “prevosto”, che, come tutti i funzionari, puo’ essere corrotto e manipolato dai giocatori (per cercare metterlo in castagna agli altri). Il gioco finisce quando la pedina gemella del prevosto, il "balivo” (che si muove ogni turno almeno di una posizione in avanti) arriva all’ultima casella. Elencare tutte le variabili e possibilià attuabili nel gioco è impossibile in poche righe anche se e a rigor del vero non si riesce a districarsi bene in tutte le strategie fintanto che non si è portato a termine due o tre partite. Inoltre (motivo per cui è particolarmente apprezzato) la componente "fortuna" è assente durante tutte le fasi di gioco.

Siamo di fronte ad un mezzo capolavoro di gioco, che meritatamente sta scalato la classifica dei boardgame più giocati e apprezzati di sempre. Francamente la prima volta che ci ho giocato l’ho trovato decisamente duro. Già pero’ alla seconda partita si incominciano a distinguere le varie strategie di per macinare più punti e i modi più efficaci per rompere le scatole ai propri avversari. La partita dura abbastanza, in media due ore (se poi giocate con dei giocatori troppo riflessivo ci svernate) alla fine delle quali c’è il rischio di ridursi ad uno stato catatonico di rincoglionimento o (se va davvero male) di iniziare a parlare come Rocco Buttiglione.
Il gioco, già alla seconda edizione (in cui sono introdotte alcune nuove costruzioni), si presenta decisamente variopinto e ben fatto, con componentistica in legno e cartone e illustrazioni chiare e intuitive. Ovviamente non esiste una versione in italiano, pero’ regole e guide si trovano a giro per la rete come funghi nei calzini di Giuliano Ferrara.

Come al solito per una recensione più approfondita rimando al sito di smanettoni goblin.net
PS:Per chi proprio non ne puo’ fare a meno (e soprattutto a poca voglia di lavorare) esiste pure una versione online del gioco che potete trovare qui

1 commento:

brasco ha detto...

collega, com'e' andato l'esame? l'ha gia' dato oppure no?

"ideali per prendere a calci in culo i finocchi!!!"