domenica, giugno 03, 2007

Wagamama


Wagamama: una catena inglese di fast (ma non "so fast") food in salsa orientale (minimal). Il loro motto è "positive eating positive living" in perfetta sintonia con le tendenze alimentari "pop-chic" di questo inizio millennio. Ha ristorianti praticamente sparsi ovunque sul globo (apparte che in Italia). Il piatto forte ovviamente sono i Ramen (in varie tipologie e stili), ma in generale il menù è una rivisitazione della tradizione orientale (più prettamente giapponese), scremata delle componenti più "esotiche". I ristoranti hanno un design molto minimale con cucine a vista e camerieri che indaffarati portano zuppiere fumanti piene di ramen e affini. Il grande successo del fenomeno Wamagama è culminato addirittura nella pubblicazione di due libri (del primo vedete la copertina qui sopra) di grande successo editoriale. Al proprio interno vi trovate gustosissime ricette curate da Hugo Arnold in persona: chicken chili ramen, o chicken gyoza, cha han, ebi yakitori, chili beef ramen etc etc. Corredato di un DVD video con alcune ricette filmate e spiegate passo passo, il libro si avvale della prestigiosa introduzione di Papa Benedetto XVI, che prima di diventare massimo rappresentante della santa sede, ha avuto una lunga esperienza come capo cuoco del primo wagamama di londra nei primi anni novanta in cui si narra abbia inventato la celebre mistura "wagamama sallad dressing sauce" (di cui sembra custodisca gelosamente la ricetta) usata per insaporire le ostie durante le messe in San Pietro.


Trovare questo ristorante a Dublino è stata una vera impresa: ci sarò passato davanti una decina di volte prima di riuscire a capire che stava sotto il livello della strada. Dopo tutta la fatiche che ho penato mi sono potuto permettere di prendere una sola tazza di Ramen perché avevo furia per andare per concerti nella città dei folletti..che sfiga... cmq Avere una sorella ha i suoi lati positivi, soprattutto quando torna da Dublino con questo bel libriccino in regalo per il sottoscritto. Una bella sorpresa.
Ad essere sincero ero scettico all'inizio, poi mi son dovuto ricredere: avro' oramai provato una 15a di ricette e son tutte venute benissimo: perferibile avere un wok ma non è necessario avere tutti gli ingredienti richiesti (che cmq sono quasi tutti reperibili). Postero' qualche ricetta da questo tomo tratta (corredata di foto (ovviamente osé)) prossimamente.

6 commenti:

Margherita Antinori ha detto...

Amo wagamama, andavo sempre a quello di High Street Kensigton a Londra. Anzi odio wagamama, il ricordarlo mi mette malinconia.

fabio ha detto...

Non vedo l'ora di mangiare di nuovo a Wagamama!

ci sono stato 2-3 volte a Londra ed è stata un'esperienza incredibile!

tra 2 mesi mi trsferisco a Melbourne e ho scoperto che ce ne sono 2!! Yeah!!!

Devilkawa ha detto...

Io ci lavoro da Wagamama (Dublino) e sinceramente non capisco cosa ci trovate di buono alla fine vi assicuro che e tutta SCENA,se uno si ferma un attimo e vede cosa realmente mangia capisce che alla fine non e niente di speciale.


Ciao.

P.s e cmq non e un fast food e proprio una vera e propria industria,parlano tanto ma non è che sia cosi differente da un Mcdonald.

Devilkawa ha detto...

Io ci lavoro da Wagamama (Dublino) e sinceramente non capisco cosa ci trovate di buono alla fine vi assicuro che e tutta SCENA,se uno si ferma un attimo e vede cosa realmente mangia capisce che alla fine non e niente di speciale.


Ciao.

P.s e cmq non e un fast food e proprio una vera e propria industria,parlano tanto ma non è che sia cosi differente da un Mcdonald.

5:22 AM

Anonimo ha detto...

wagamama a Boston ed Harvard ha rappresentato una valida alternativa alle court of foods dei centri commerciali
la qualità è molto buona e i piatti generosi, non economicissimo anche perchè in America la mancia è praticamente obbligatoria
leda

Anonimo ha detto...

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