mercoledì, marzo 28, 2007

Cous Cous



Cous Cous: o cus cus (in italia) è una pietanza a base di farina di semola molto diffusa nella cultura culinaria nel nord Africa. Le prime testimonianze scritte circa l'esistenza di tale pietanze risalgono al XIII secolo nel mondo arabo, mentre in quello cattolico se ne ha notizie solo dal 1600 dc. La rapida diffusione di questo tipo di cibo nel continente africano ha trasformato il cous cous in piatto "tipico" e "identificativo" di tali zone (come la pasta per l'Italia) che col passar del tempo si è legato anche alla cultura religiosa delle popolazioni (nomadi e non) che le popolano. Il cous cous (del diametro di un millimetro o più (dipende dalla zona)) è costituito da piccoli grani di semola che, secondo tradizione, vengono cotti a vapore ed utilizzati come accompagnamento per condimenti a base di verdure o carne. La sua diffusione nel mondo occidentale è stata rapida, tanto che in alcune zone (vedi Sicilia) il cous cous è diventato un piatto della tradizione culinaria. In Nord America è addirittura nata una setta i cui sforzi sono votati alla protezione e conservazione del Cous Cous (di cui tra l'altro credono di essere inventori). Questa setta, che vanta molti seguaci negli stati USA meridionali si chiama appunto "Cous Cous Clan" ed i suoi adepti sono soliti riunirsi segretamente la notte, incappucciati, per fare delle vere e proprie celebrazioni con tanto di spuntino e grigliata. Il famoso cappuccio bianco a forma di cono caratteristico è, come molti ignorano, un cappello da chef avveneristico di cui i soci della setta fanno sfoggio e blasone durante le cerimonie. Spesso bollati come integralisti, si racconta che non molto tempo fa bruciassero vivi i consumatori di pastasciutta.

Bene Bene ho deciso di affiliare questo blog alla succitata setta per farne il suo punto di riferimento in Italia. Capirete l'emozione che provo in questo momento dopo anni e anni di riunioni clandestine (rigorosamente incappucciati), retate della polizia e boicottaggio da parte della Barilla: finalmente usciamo allo scoperto... Aspettatevi dunque qualche ricettina esplosiva a base di cous cous... (per le ricette al napalm e plutonio bisogna aspettare che blogger non le consideri come un contenuto "inadatto")
Tutti gli smaniosi che bramano l'affiliazione a tale gruppo devono seguire il pentagramma delle regole d'oro del buon membro (insomma questa roba qui sotto):

1) riciclare l'immagine del marchio (qui in fondo nella barra a destra) e inserirla dove più gli piace (preferibilmente fuori dai propri pantaloni)...

2) munirsi di un cappuccio bianco a forma di cono da esibire senza vergogna e con orgoglio in luoghi pubblici

3) costruirsi (almeno) 1 box gigante pieno di cous cous nella propria dispensa dentro cui immergersi una volta alla settimana (se c'è il trampolino meglio)

4) Possedere una Tjine aerografata con la faccia di benedetto XVI (preferibilmente nella parte inferiore)

5) spedire 1000 lettere anonime alla settimana a Clemente Mastella con la frase "se ne vadii" (questo è facoltativo...)

detto questo sono aperte le campagne di affiliazione....

AGGIORNAMENTO: facendo una ricerca su google mi sono accorto or ora che esiste già una associazione omonima the cous cous clan. Il fondatore si chiama Chef Kumale (enogastronautagiornalistaetcetc...), ha una rubrica sul venerdi di repubblia e cura numerose attività "culino-divulgative" (ma si dice così???)... un vero e proprio caso di omonimia (anche se la mia associazione manca di un "The")....qualcuno si azzarderebbe a parlare di plagio... staremo a vedere chi l'avrà vinta. Io dal canto mio ho già schierati i miei avvocati (e un paio di cecchini difronte a casa sua)... vediamo chi la spunta!

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